Premetto che spero che la nostra astro-blogger designer Gioia non legga questo al-manakko altrimenti potrebbe rispedirmi alle medie al corso di educazione tecnica!
L’architetto a cui ho deciso di fare gli auguri oggi sarebbe potuto essere il migliore amico di uno dei miei miti: il signor IKEA. Che non si chiama Ikea davvero perche’ vuol dire casa ma che ha arredato piu’ di uno dei miei monolocalini da single e resta tuttora una delle mie gite preferite di quei giorni festivi d’inverno in cui tutta MIlano va a sciare e io no!
Comunque, tornando a noi: alla fine del 1800 nacque in Svizzera (e dove se no?!) Charles-Edouard Jeanneret (poi in arte Le Corbusier) che, dopo aver studiato arte ed architettura nell’Europa piu’ ricca, si pose il problema dell’uomo e del suo spazio.
Avanguardista (come la sua rivista) e rivoluzionario, si batte’ perche’ se la vita delle persone stava cambiando, le loro citta’ dovevano cambiare insieme a loro. Se le citta’ si apprestavano a dover ospitare milioni di abitanti dovevano prepararsi: stravolgere l’idea di spazio tradizionale e permettere agli uomini di essere felici anche in territori limitati gli uni vicini vicini agli altri.
Eccoci quindi al Funzionalismo (caro al Signor Ikea) di oggetti modulari che ottimizzano lo spazio ma ecco anche i giardini pensili sui tetti dei palazzi e le finestre a nastro per dare piu luce e allegria.
Insomma, lo spazio intorno a noi e’ importante e soprattutto deve essere bello viverci: avremo la doccia invece della vasca, le sedie pieghevoli, la scarpiera a scomparsa… ma ci adatteremo e saremo felici se architetti come lui continueranno a pensare a noi ed alla nostra realta’.
LE CORBUSIER E’ NATO IL 6 OTTOBRE 1889 IN SVIZZERA SOTTO L’ESTETA SEGNO DELLA BILANCIA