E’ mattina presto, freddo polare e cielo bigio che minaccia neve, sul tavolo un foglietto che da un po’ gira tra la tasca, la borsa.. la borsa e l’agenda e un memo attaccato sul frigo: 12 gennaio COLAZIONE DA TIFFANY. Peccato che siano già trascorse oltre due settimane dalla scadenza, urge andare a ritirare il braccialetto portato a riparare prima di Natale. Forza e coraggio, mi infilo qualcosa di decente e mi imbelletto un po’ perché per certi luoghi nutro ancora una sorta di timore reverenziale, poi mi incammino. Arrivo davanti all’ingresso e sorprendentemente non c’è coda. San Valentino è alle porte, i media ci tartassano già da un mese e qui non c’è l’ombra di un fidanzato, di un marito, nemmeno di uno con la faccia da amante..e com’è possibile?? Be’, per fortuna che sono single, eh si, così posso tranquillamente criticare i compagni altrui che non sono lì e, perché no, pure quelli che invece magari ci sono già andati o ci andranno. Esprimere la propria opinione in maniera acida e risoluta in certi casi è fondamentale. Serve a rimarcare con sé stessi la propria posizione in merito. La mia mi è chiara, la sostengo con orgoglio da anni: festeggiare San Valentino è démodé, banale, scontato. No, no, non fa per me e guai a chi si azzarda ad avere un cedimento verso il romanticismo!
Detto questo per sicurezza salgo i gradini borbottando il concetto come se fosse un mantra e varco sicura la soglia: il paradiso. Lì con me solo fanciulle: una mamma con una figlia, una barbie in tuta da ginnastica e la mitica coppia di amiche con il cagnolino in braccio tipo Paris Hilton ma diverse! Un pout pourri così insolito da farmi dimenticare per un istante lo scintillio proveniente dalle vetrine. Un istante, per l’appunto, il tempo di un sospiro e BAM! l’ipnosi. Incomincio a guardare ogni singola teca, ogni singolo gioiello. Osservo così attentamente da scovare qualche prezzo. Solo con il senno di poi posso affermare di aver inconsciamente paragonato le cifre sui cartellini alle rate del mio mutuo, goffo escamotage per cercare di rimanere con i piedi per terra. In questo prezioso giardino dell’eden i riferimenti al giorno degli innamorati sono così eleganti e raffinati da nobilitare una ricorrenza così sciocca.. e piano, piano il color turchese si impossessa ti me, del mio cervello, del mio umore. Sogno ad occhi aperti finché una signorina gentile non chiede “a chi posso essere utile?” . In un nano secondo torno alla realtà, do’ una gomitatina di avvertimento al signore arrivato dopo di me che stava già facendo un cenno con la mano (per la cronaca, finalmente a uomo a difendere la categoria) e urlo indicando degli orecchini dietro ad un vetro: “vorrei vedere quelli”.
Volete vederli anche voi?? Eccoli
Ho dato un calcio alle mie certezze e me li sono regalati per SAN VALENTINO!!! Si, lo so, lo so che sono ridicola, che il 31 gennaio non è esattamente il giorno degli innamorati e che non vale farsi i regali da soli ma in mia difesa posso affermare che il nostro è stato un colpo di fulmine.. e il 14 febbraio renderò omaggio alla ricorrenza versando lacrime di coccodrillo sull’estratto conto della carta di credito!!