Per San Valentino non avete idee? Rileggetevi qua e 5 lettere d’amore più belle di sempre e magari una lucina si accende…
A San Valentino, vorremmo essere romantici come non mai.
Per questo, passati i 9 anni, regalare scatole di cioccolatini e bigliettini d’amore, pare poca roba. Molti si indebitano pur di trovare il regalo perfetto, chi cercando l’originalità, chi invece il brillocco più lucente. Pare che tutti cerchino soltanto di stupire, piuttosto che aprire il proprio cuore all’amata/o. E’ anche vero che non è così facile mettere su carta i propri sentimenti, soprattutto perchè ci rende indifesi, vulnerabili. Così come i 5 autori qui sotto, che hanno scritto le 5 lettere d’amore più belle di tutti i tempi.
Pertanto il mio post su San Valentino, è dedicato alle 5 lettere d’amore più famose. Quelle parole, quelle emozioni, così ben descritte, da far impallidire un ravanello, sono davvero alcuni dei regali più belli, se non la massima espressione dell’amore.
“Non credo affatto alla vita, credo in te. Questo universo che è mio e che Si mescola alla morte non può entrarci che con te. E fra le tue braccia che esisto. E dentro i tuoi occhi, fra i tuoi seni, fra le tue gambe che non mi spegnerò mai.
Il resto, è solo una grande miseria che sogna solo di crollare. Sono incredibilmente triste e confuso. Ho abusato troppo della vita. E ti amo troppo, lo dico con ardore, con fede, di sogno in sogno, ho cambiato universo, sono passato nel tuo.
Guardati nello specchio, e guarda gli occhi che amo, i seni che amo, il sesso che amo, le belle mani, ascolta come parli, mia unica amica, capisci perché comprendo solo il tuo linguaggio, perché ti lascio libera, e quale gioia ricavo dalla tua, perché ti voglio audace e forte e fatta a tua immagine e somiglianza, secondo la tua volontà che è anche la mia, e che si è meravigliosamente elevata, come la mia, sul nostro amore.
Ti adoro e ti abbraccio dappertutto.” Così Paul Eluard #bilancia, scriveva alla sua amata Gala“Buon compleanno principessa, andiamo incontro alla vecchiaia e lo facciamo insieme.
Noi pensiamo allo stesso modo. Leggiamo le nostre menti. Sappiamo ciò che l’altro vuole senza chiedere. A volte ci irritiamo un po’ l’un l’altro. Altre volte, forse, ci diamo per scontati. Ma di tanto in tanto, come oggi, penso a tutto questo e mi rendo conto di quanto sono fortunato a condividere la mia vita con la più grande donna che abbia mai incontrato. Sei ancora affascinare e mi ispiri. Mi incoraggi al meglio. Sei l’oggetto dei miei desideri, la prima ragione della mia esistenza sulla Terra. Ti amo molto.” L’ombroso Johnny Cash #pesci, alla sua amata June Carter“Anche a letto i miei pensieri corrono a te, mia amata immortale, lieti talvolta, poi di nuovo tristi, in attesa di sapere se il destino ci esaudirà. Per affrontare la vita, io debbo vivere esclusivamente con te oppure non vederti mai. Sì, ho deciso di errare andando lontano, fino a quando potrò volare fra le tue braccia, dirmi davvero a casa mia da te e, circondato dalle tue braccia, lasciare che la mia anima sia trasportata nel regno degli spiriti beati…
Sii calma, soltanto considerando con calma la nostra esistenza possiamo raggiungere il nostro scopo che è di vivere assieme – Sii calma – amami – Oggi – ieri – che struggente desiderio, fino alle lacrime, di te – di te – te – vita mia – mio tutto – addio – Oh, continua, continua ad amarmi – non disconoscere mai il fedelissimo cuore del tuo amato.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri”
La celebre Amata Immortale di Ludwig van Beethoven #sagittario“Se ci fosse stato bisogno di sentire sino a che punto siamo uniti, questa guerra fantasma avrebbe avuto almeno questo di buono, che lo ha fatto sentire. Ma non era necessario. Tuttavia essa dà una risposta alla domanda che vi tormentava: amore mio, voi non siete “una cosa della mia vita” – sia pure la più importante – perché la mia vita non è più mia, non la rimpiango nemmeno e voi siete sempre me. Voi siete molto di più, siete voi che mi permettete di immaginare qualsiasi avvenire in qualsiasi vita” Jean-Paul Sartre #gemelli, alla sua Simone de Beavoir
“Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria. Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l’anima degli altri viaggia sulla musica…Nell’ardente focolare della tua capigliatura, respiro l’odore del tabacco, confuso a quello dell’oppio e dello zucchero: nella notte della tua capigliatura, vedo risplendere l’infinito dell’azzurro tropicale…” Il “maledetto” Charles Baudelaire #ariete, alla Venera Nera Jeanne Duval