Il 30 Novembre Ridley Scott compie 80 anni. E ha ancora un sacco di sogni da fare. Ma ecco qui le sue 5 frasi più belle
Immaginate questa scena: sei un uomo famoso, con una fantasia e una creatività che ti hanno reso giustizia in tutto l’arco della tua carriera. Un giorno ti svegli e ti rendi conto che compi 80 anni e hai ancora così tante idee, che i produttori, le major fanno ancora la fila per poterti incontrare. Allora ti chiedi cosa altro potresti volere per il tuo compleanno? Semplice, continuare a sognare e far sognare!
Ecco questo mi immagino accada il 30 novembre, al risveglio di Sir Ridley Scott, che compie 80 anni.
Un uomo che ha consacrato all’Olimpo delle star, tante di quelle persone, che è difficile immaginare chi saprà fargli il regalo più gradito. Io che mi reputo cinefila per definizione, non ho perso uno degli suoi film, da Alien, a Blade Runner, al Gladiatore, passando per Thelma & Louise. I suoi film sono fotografie sociali di generazioni, ma anche di personaggi così intensi che è difficile pensare che lui sia un vecchietto poco arzillo e con poca voglia di fare. Anche perché una persona che dirige, non solo sa come deve essere recitato un determinato pezzo, sa anche come questo verrà recepito. Praticamente è un rabdomante delle emozioni visive (questa me la sono appena inventata ma calza perfettamente).
Ridley è l’un sognatore, come tutti i Sagittario e del resto, non potrebbe essere diversamente essendosi sposato più volte, soprattutto stando attualmente con Giannina Facio, nota ai molti per essere stata nel cast di Emilio, e per aver espatriato da noi la Lambada…..
Ecco qui di seguito, 5 frasi di Ridley Scott per imparare ad amare anche l’uomo dietro alla cinepresa. Buon compleanno Sir:
“Credo che per fermarmi, dovrebbero spararmi un colpo in testa”
“La parola religione, è solo un’etichetta dietro cui c’è la cosa più importante di tutte, la fede”.
“Gli agenti del FBI, quelli bravi, non si fanno notare”.
” In confronto agli umani, lo Xenomorfo sembra essere indistruttibile. Non teme nulla. È infatti un essere supremo. La creatura da noi concepita emerse dalla logica su come si sarebbe riprodotta e cosa sarebbe stato infatti il suo sviluppo o ciclo vitale: Direi, quindi, che lo Xenomorfo sia un ermafrodita.”
“Il regista è il regista: tutto deve passare per le sue mani e sta a lui dire sì o no, e suggerire miglioramenti. Questo è un vero regista. [… ] Viene un momento in cui si deve gridare, picchiare il pugno sul tavolo e dire: “Silenzio! È così che si farà, e sarò io che me ne occuperò.”