Ed eccoci al 3°capitolo di questa edizione 2019 delle citazioni stellari. Il 1° marzo, festeggiamo il compleanno di Javier Bardem, altrimenti noto come il manzo che ha vinto un Oscar con il parrucchino posticcio in “Non è un paese per vecchi“.
Javier Bardem nasce sotto il segno dei pesci (che non è solo la canzone di Venditti). Vi dirò alcune cose sui pesci (del resto ne ho sposato uno), sono come dei diesel in amore. Ci mettono un po’ a carburare ma poi sono indefessamente costanti, come i cavallucci marini. Del resto, lo dimostra anche il nostro festeggiato: incontrata la moglie anni prima, ha impiegato un po’ ad accettare e ammettere i propri sentimenti, salvo poi renderli una delle coppie più belle del cinema.
Si assomigliano anche se avete notato, occhi languidamente profondi e capacità trasformistiche non indifferenti. Comunque, dicevamo i pesci, e nello specifico Javier è un uomo solido, una roccia capace di seguire l’onda, dopo anni a giocare a fare il sassolino in fondo al mare. Non smanioso di mostrare la propria bellezza, in quanto effimera e non certo duratura. Chi non vorrebbe un uomo così accanto?
Vi riporto 5frasi di Javier Bardem tratte dalle sue interviste… e con queste saprete chi ha puntato sul cavalluccio giusto!
“Ero pieno di insicurezze e paure, le stesse che ho ancora oggi, con la differenza che oggi ho imparato a controllarle”
“Ho paura che il telefono smetta di squillare per sempre, in questo lavoro ho imparato che un attore oggi può avere successo, ma domani tornare ad essere nessuno. Quindi faccio il mio mestiere non pensando troppo al futuro”
“Non mi piace essere al centro dell’attenzione, mentre cammino per strada con i miei bambini, ma mentre parlo con lei sì. C’è un confine sottile, non facile da proteggere, ma so che stare fuori dalla mischia è importantissimo”
“Esistano due tipi di artisti: quelli che continuano a strillare per avere quell’attenzione, e quelli che quando ce l’hanno, e hanno anche il polso o i nervi per stare su un palco o davanti a una macchina da presa, fanno il loro lavoro”
“Mi piaceva molto disegnare volti, a volte caricaturali, tipo fumetto”