stelle cadenti: i desideri dei 12 segni zodiacali
La notte di San Lorenzo, per quanto uno sia cresciuto, resta un appuntamento importante di aAgosto. Nessuno ha il coraggio di evitare di alzare lo sguardo al cielo, nella speranza di scorgervi la scia di una stella cadente, che racchiuda la promessa di un desiderio che possa esaudirsi. Nessuno, insisto. E per quelli che pensano che sia soltanto una credenza un pò banale, permettetemi di ribadire solo una cosa: finchè c’è vita, c’è speranza, e poter avere il privilegio di assistere alla caduta di una stella, avvenuta milioni di anni luce prima, è comunque un miracolo stupendo.
Io, Buddhina permettendo, ho cercato di mirare il cielo, dall’alto della giostra panoramica del luna park, esprimendo quello che reputo uno dei desideri più belli della mia vita.
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Un abbraccio stellare…..
“In cielo c’è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.” Christian Bobin, #toro, non potrebbe essere più certo dell’esistenza della gioia e del dolore nel cosmo.
“Chi ci ha dato gli occhi per vedere le stelle senza darci le braccia per raggiungerle?” Così la poetessa portoghese Florbela Espanca, #sagittario, si interrogava sull’esistenza del desiderio.
“Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida.” Lo #scorpione Mario Rigoni Stern, la sapeva lunga in fatto di notte stellata dalla sua amata Asiago.
“Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.” #Bilancia, Oscar Wilde, doveva sempre trovare equilibrio fra miseria e nobiltà.
“Ed anche le stelle cadono, alcune sia fuori che dentro, per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento!” Luciano Ligabue, #pesci, e le possibilità che abbiamo.
“Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.“ #Acquario, Bob Marley, ha sempre avuto una visione romatica e ottimista della vita.
Quel mattacchione di Dante, #gemelli, sapeva il fatto suo quando scrisse “Tre cose ci sono rimaste del paradiso, le stelle, i fiori e i bambini”
Come non citare Giovanni Pascoli, #capricorno, che scrisse “San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.”
“Quando sento il bisogno di religione, esco di notte a dipingere le stelle.” #Ariete, Vincent Van Gogh mistico come sempre alla ricerca del perchè del creato.
“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.” Il dolcissimo Antoine de Saint-Exupéry, #cancro, lascia aperta la porta ad ogni sognatore
“Ti amerei il giorno e la notte, nella calma e nella tempesta. Sotto le stelle che brillano, sotto la rugiada della notte e la mattina all’alba. Con il sorriso e con la lacrima, ti amerei con tutte le mie forze…” Percy Shelley, #leone, decanta la vastità del suo amore per la sua bella. Da cielo a terra.
Johann Wolfgang von Goethe, #vergine, certo non era un buontempone, ma almeno sapeva esprimere perfettamente il senso della solitudine con “E da allora sole, luna e stelle possono continuare tranquillamente il loro corso. Io non so più se sia giorno o notte e tutto il mondo mi scompare intorno.”