Nel 1984, J.S.Bolen pubblicò “Goddesses in every woman”, un testo che analizza 7 dee della mitologia greca come simboli di forze che agiscono all’interno della psiche femminile.
Chiaramente 7 profili non bastano a descrivere tutte le donne che possiamo essere, ma è stimolante cercare di individuare la dea che può aiutarci a vivere meglio particolari momenti della nostra vita.
La Bolen ci propone figure femminili di forte impatto che sono sopravvissute fino a noi e sono ancora presenti nell’infinito mare del nostro inconscio. Quindi, da sempre, nell’inconscio femminile non ci sono solo i ruoli patriarcali di Figlia – Moglie – Madre, ma una lettura più ampia di modelli femminili che tutte noi abbiamo e che agiamo in momenti diversi della nostra vita.
7 archetipi per 12 segni
Le 7 dee principali sono divise in 3 gruppi:
Artemide, Atena, Estia sono le dee che, per il mito a loro legato, si presentano come autonome, autosufficienti, indipendenti, sicure di sè, che non hanno bisogno dell’approvazione e del rapporto con l’uomo per essere definite. Formano il gruppo delle Dee Vergini.
Era, Demetra, Persefone sono le dee che governano momenti topici nella vita di una donna, che da adolescente “informe” – Kore – passa a dare spazio a Era La Moglie e poi a Demetra La Madre . Questi passaggi sono possibili solo attraverso il contatto con l’Altro e cioè con un rapporto significativo con un uomo. Formano il gruppo delle Dee Vulnerabili.
Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, viene definita Dea Alchemica in riferimento al potere di trasformazione che lei sola possedeva.
Anche i segni dello Zodiaco sono simboli antichissimi. Facciamo un gioco, vediamo come le Dee e i Segni interagiscono:
Artemide
Dea della caccia, della luna, della vita selvaggia. Nasce da Era e Zeus. Appena partorita è già talmente autonoma e cosciente di se stessa che aiuta la madre a partorire il fratello Apollo. Zeus ammira talmente questa figlia sicura e forte da dedicarle (a soli tre anni) il dominio su boschi, montagne e terre inesplorate; le regala armi e cani per andare a caccia e la compagnia delle ninfe.
E’ così che vediamo Artemide, fiera, con la tunica corta per poter correre con in mano l’arco e la faretra sulle spalle, accompagnata dai suoi cani e circondata dalle ninfe.
Come dea della luna, della notte e protettrice delle partorienti è dalla parte delle donne, che difende senza nessuna paura.
Le donne Artemide sanno badare a se stesse, sono coraggiose e competitive e si trovano bene con le altre donne. Si sentono bene quando sono a contatto con la natura, sono curiose e amano imparare, viaggiare, esplorare. Sono a loro agio da single, stato di cui apprezzano l’indipendenza, ma anche da sposate, perché costruiscono con il marito un rapporto paritario, mantenendo la propria autonomia e coltivando amicizie e interessi estranei alla coppia.
Nel lavoro hanno soddisfazione da attività che permettono un avanzamento di carriera e in cui possano manifestare tutte le loro qualità. Le mamme Artemide sono quelle che portano i figli agli scout, che propongono vacanze “avventurose” e che hanno come obiettivo l’indipendenza dei propri figli… ma che sono anche protettive come orse: la dea infatti proteggeva chi la onorava colpendo i nemici con vendette rapide e tremende.
E’ in sintonia con i Segni di Fuoco, Ariete per la passione per l’attività fisica; Leone per la volontà di primeggiare; Sagittario per l’amore per l’esplorazione, ma anche con i segni d’aria come Gemelli per la giocosità e l’amicizia, Aquario che vive con trasporto le cause ed ai principi che sostiene e per una certa indipendenza sentimentale.
Athena
Dea della saggezza e protettrice di guerrieri. Nasce dalla testa di Giove già adulta e vestita con l’armatura completa di elmo scudo e spada e senza essere partorita da una madre. La donna Athena vive bene in un mondo di uomini di cui capisce le regole meglio di ogni altro archetipo. La sua non è una logica femminile, è orientata al potere, è molto brava a trovarsi un mentore e ad andare dritta verso l’obiettivo.
E’ una Dea che non è mai stata bambina e che non conosce la madre; cerca la compagnia e l’alleanza con gli uomini e si sente a suo agio in ambienti dove regna la logica maschile. È il prototipo della donna-manager che si dedica totalmente al lavoro e indossa il tailleur come un’armatura. Un suo punto di forza è la capacità di rimanere lucida in situazioni difficili o d’emergenza.
Al giorno d’oggi, solo per il fatto che la stragrande maggioranza delle donne lavora fuori casa, tutti i segni hanno necessità delle doti di pianificazione e organizzazione della Dea, dovremmo essere un po’ più come lei e saperci far aiutare dagli uomini della nostra vita.
Nella donna Ariete Athena incarna lo spirito guerriero, il Toro la onora con la pianificazione economica, i Gemelli con la loro astuzia – la dea proteggeva Ulisse, che, nonostante tutto quello che ha passato, non ha mai perso la testa!
Nel Cancro e nella Vergine appoggia un’efficiente organizzazione famigliare. E’ sfruttata al massimo da Leone, Scorpione e Capricorno concentratissimi sulla carriera; la Bilancia la usa per armonizzare la vita privata e il lavoro. Nel Sagittario amplifica l’amore per la conoscenza e l’approfondimento, nell’Aquario sostiene la lotta per gli ideali e i Pesci … bhe, loro dovrebbero pregarla ogni giorno!
Arriviamo ora a Estia una dea poco conosciuta e per niente rappresentata, ma portatrice di significati profondi.
Era la protettrice del focolare, del centro della casa e della famiglia, che non è da intendersi solo in senso letterale, ma soprattutto parla della necessità di noi donne di occuparci di quella parte di noi collegata alla spiritualità e a tutte quelle occupazioni pratiche che ci fanno stare bene. Alcune persone trovano rilassante e quasi meditativo prendersi cura della propria casa, come Toro, Cancro e Vergine. Ogni volta che un lavoro manuale ci assorbe al punto di dimenticarci che ore sono, ecco Estia in azione. Anche segni attivi come i segni d’aria o i segni di fuoco hanno momenti in cui perdono la cognizione del tempo, momenti di raccoglimento in se stessi e astrazione di cui sentono periodicamente il bisogno.
Attiviamo Estia durante la preghiere e la meditazione, ogni volta che entriamo in contatto con quello che per noi è davvero importante e ci dona il nostro proverbiale sesto senso femminile.
Era, moglie ripetutamente tradita di Zeus, è ricordata per le sue collere e le sue tremende vendette che non colpivano il marito, ma le sue “prede” spesso innocenti perché sedotte con l’inganno o prese con la forza. Per Era , il marito e il matrimonio vengono prima di tutto, se necessario, anche prima dei figli. Chiaramente il mito esagera per essere meglio compreso. Le donne con un lato Era particolarmente presente, si sentono mogli ogni volta che stanno in coppia, anche se non sono sposate; essere moglie è parte della percezione che hanno di se stesse. Preferiscono frequentare altre coppie sposate, tentano di accasare gli amici single e tendono a tagliar fuori le single o le amiche separate o divorziate. Una tale dedizione al Matrimonio è tipica dei segni come Bilancia, Cancro, Toro, Leone Vergine e Capricorno, mentre segni come Ariete, Gemelli, Aquario e Sagittario tendono a preferire una certa indipendenza. Scorpione e Pesci per il forte legame emotivo che cercano con l’Altro possono alternativamente desiderare o rifiutare la coppia.
Ed ora due Dee che non possiamo separare in quanto il mito le lega strettamente: Demetra, la dea delle Messi e Persefone La regina degli Inferi. La Madre e la Figlia, la donna adulta che vive la Maternità come l’unica e vera espressione del suo essere e la Figlia che, ancora indeterminata, necessita una guida.
Nel mito, Ade rapisce Persefone e la porta nel suo Regno sotterraneo per farne la sua sposa. Demetra impazzisce dal dolore, chiede aiuto agli altri dei per farsi restituire la figlia, ma ottiene che questa ritorni a lei solamente quando smette di far crescere il raccolto e di far maturare I frutti. La Madre che nutre è ora la strega che maledice la terra e condanna a morte uomini e animali. A questo punto Zeus intima ad Ade la restituzione di Persefone che però, avendo mangiato durante il soggiorno negli Inferi I semi di una melagrana, potrà,si, ricongiungersi alla Madre, ma solo per 6 mesi all’anno. Così gli antichi spiegavano l’alternarsi delle stagioni.
Due archetipi fortissimi: la Figlia, per affrontare le prove che la vita le propone e crescere, deve staccarsi dalla Madre.
Alcune madri sono come Demetra, non sopportano che I figli diventino indipendenti e vorrebbero tenerli sempre con se. Non per niente si parla della “Sindrome del nido vuoto” per spiegare quel periodo doloroso e a volte depressivo che alcune vivono quando I figli sono ormai adulti. Cancro e Pesci sono I più materni, quelli che parlano dei figli e li trattano come se fossero ancora piccoli. I segni di Terra sognano la famiglia patriarcale dove di vive tutti sotto lo stesso tetto, mentre I segni d’Aria e di Fuoco, spesso, ringraziano che si possano tenere I contatti via Skype e che ci si veda nelle occasioni speciali, magari in una meta esotica!
E le Figlie? Per passare da Kore, la Fanciulla, a Persefone, la regina, alcune hanno bisogno dell’intervento di un uomo a cui addossare parte della colpa per aver “tradito” l’affetto materno. Il Primo Amore non è mai un momento facile e può segnare un vero incrinarsi dei rapporti tra madre e figlia.
Afrodite
Ed eccoci arrivati all’ultima dea, La Dea Alchemica, Abbiamo tutti negli occhi il quadro che Botticelli ha dedicato alla sua nascita dal mare. E’ bellissima, dolce, insieme ingenua e sensuale, unica. Non c’è forza più potente di quella della passione e con passione intendiamo la forza di trasformazione che l’amore ha nelle nostre vite. Non ci sentiamo mai così belle come quando amate, riamiamo. La forza di Afrodite è creativa, accompagna l’artista, l’artigiano, l’esteta. Ci spinge a creare, ad appassionarci e a … procreare! Afrodite rappresenta la forza vitale che va sempre avanti e che piena di entusiasmo, abbraccia la vita. Quale miglior augurio per tutte noi donne?