L’oroscopo ed il tema natale di Valeria Bruni Tedeschi, Scorpione Ascendente Vergine vincitrice del David di Donatello 2017
Non so voi ma io questa mattina avrò rivisto il video del discorso di Valeria Bruni Tedeschi ai David di Donatello 2017 almeno dieci volte e tutte e dieci ho riso e pianto insieme a lei.
Se non l’avete visto potete rimediare subito cliccando qua.
Così, per deformazione professionale astrologica, ho subito buttato l’occhio al suo tema natale e al suo oroscopo perché mentre parlava ieri sul palco stringendo in mano una statuetta meritatissima per “La pazza gioia” di Paolo Virzì, Valeria Bruni Tedeschi non era una diva ma una donna in una esplosione meravigliosa di emotività che scorreva a fiumi come lo champagne ad un quarantesimo.
Ed ecco qui: tutto il suo essere Scorpione non è che una perenne irrisolvibile ricerca insoddisfatta di una normalità che le sfuggirà sempre di qualche centimetro provocando pianti lacrime ma anche divertentissimi pomeriggi come le amiche a condividere le sfighe.
Anche se i suoi anni migliori sono vicinissimi ad arrivare (e ancora tantissimi saranno i successi nei prossimi anni grazie a Plutone a favore), prevarrà sempre in lei una nevrotica sensazione di essere buffamente goffa e perennemente sfortunata.
L’abbandono, come ha detto anche nel discorso ai David di Donatello, è una costante nella sua vita per colpa di quel brutto Giove nel suo tema natale opposto al Sole, il suo io, tra la seconda e l’ottava casa che l’ha fatta nascere già con la sindrome da Labrador lasciato in autogrill il 1 Agosto.
Ma il punto del tema natale di Valeria Bruni Tedeschi in cui si descrive astrologicamente in modo perfetto quella straordinaria potenza teatrale di sfortuna, lamentele, nevrosi e paure insieme ad un dolcissimo bisogno di trovare cure ed affetto e di essere abbracciata forte sono i tre pianeti nella dodicesima casa insieme all’Ascendente Vergine.
Maniacale, abitudinaria, bloccata, isterica, insicura, dolcemente instabile, ineguagliabilmente acuta, perfetta anche nel suo essere scombinata.
Se però questi quattro pianeti nel segno della Vergine avessero potuto fare di lei una razionale e fredda calcolatrice dell’amore, ci ha pensato Nettuno congiunto al Sole a riportare la follia a galla nella sua vita come il grasso nel brodo.
Queste due combinazioni quindi, di Nettuno congiunto al Sole nel segno dello Scorpione e di quattro pianeti con l’Ascendente in Vergine nella dodicesima casa, spazzano via le simbologie di razionalità calcolatrice trattenuta e fredda della Vergine per inondare di emotività un Everest di paranoie.
Così, straordinariamente normale nelle sue sfaccettature di donna forte e fragile insieme, sensuale e sensibile nello stesso tempo, il discorso di Valeria Bruni Tedeschi ai David di Donatello 2017 ha conquistato tutti.