Eccoci qui al 1 febbraio a festeggiare Imbolc, la festa dell’inizio della primavera a metà tra il sosltizio d’inverno e l’equinozio di primavera. Imbolc è una delle 8 feste della ruota dell’anno, i sabbat (o sabba) che indicano nella cultura celtica antica e nelle culture legate alla withcraft e alla wicca, le feste legate ai momenti importanti del ciclo della natura. I sabbat contano i 2 solstizi, i 2 equinozi e 4 momenti a metà tra ciascuno di questi punti.
Imbolc: la festa dell’inizio della primavera
Il 1 febbraio 2022 è una giornata che non si festeggia molto nella cultura occidentale ma che per molte culture vicine (celtiche) e più lontane (cinesi) è davvero importante. Nel 2022 il 1 febbraio indicherà anche l’inizio dell’anno cinese della Tigre d’Acqua Yang: l’oroscopo cinese si basa sui cicli lunari quindi ognuno dei 12 (o 13 se l’anno è bisestile) cicli inizia con un novilunio e il novilunio in Acquario quest’anno cade proprio il 1 febbraio (ma potrebeb cadere in qualsiasi giorno tra il 20 gennaio e il 20 febbraio).
Imbolc, che si festeggia invece sempre il 1 febbraio a partire dalla sera (perché le giornate iniziavano per la cultura celtica con la sera, così come l’anno iniziava con il momento più buio, il 1 novembre) è il momento in cui, dopo il solstizio d’inverno, si raggiunge il culmine del freddo (pensate ai giorni della merla, e alla Luna nuova in Acquario che si chiama anche “la Luna di ghiaccio”) ma che, essendo un culmine ha già in sé il seme delll’inizio del nuovo periodo. Per questo il periodo più freddo, Imbolc appunto, è la festa della primavera e tutto in questi festeggiamenti ha a ache fare con l’ingraziarsi l’arrivo della nuova stagione. Allo stesso modo Yule, il solstizio d’inverno, era la festa della luce pur trattandosi del periodo più buio. Nella cultura cristiana questa festa, legata anche a Santa Brigida, è diventata la festa della candelora che ha appunto la luce come suo tema principale e il sacrificio di buon auspicio.
Il significato della parola Imbolc in Irlandese è “in grembo” e si riferisce alle pecore che in questo periodo partorivano gli agnellini e quindi avevano molto latte. Il latte è il simbolo di Imbolc e il suo materiale privilegiato: il latte come simbolo di nutrimento e rigenerazione, pensate alla terra che deve rinascere dopo l’inverno e deve essere nutrita. Imbolc è una festa molto legata alla forza femminile quindi tanto che le donne si riunivano per celebrare la luce e infatti la divinità ad essa legata è Brigit (Brigida) patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. E della birra!
Imbolc è una festa di purificazione perché con l’arrivo della primavera ci prepariamo ad eliminare le impurità del passato per far posto alle novità della nuova stagione. Per questo la pulizia è uno dei temi principali di questa giornata.
Che cosa fare durante Imbolc?
- usiamo il latte in tutte le sue forme: sia come alimento (anche quello vegetale) ma anche per la beauty routine. Un po’ di latte nella vasca da bagno con qualche candela attorno oppure un po’ di latte (anche d’asina) per purificare il viso;
- purifichiamo quelli che sono i nostri strumenti del mestiere come se dovessimo prepararli all’utilizzo, purifichiamo anche gli spazi nei quali lavoriamo come il nostro studio, la scrivania;
- sempre in tema di purificazione è bene anche benedire la propria casa: via libera alla lavanda in tutte le sue forme ma anche alla salvia bianca bruciata o al bastoncino di palo santo;
- accendere delle candele che sono il simbolo di questa giornata;
- se potete, acquistate una piccola pianta di bucaneve, il fiore invernale per eccellenza.