Un po’ di Mitologia: Urano è il figlio e poi compagno (si nella mitologia le questioni incestuose non facevano grande scalpore, ma si sa che l’immortalità allarga le prospettive) di Gea, la madre terra. Essendo Gea la terra e Urano il cielo è chiaro che le stava sopra, nel senso anche biblico del termine.
Tutto questo fare cose ha generato un sacco di figli, chiamati Titani e decisamente rozzi, tanto che Urano li ha rinnegati. E qui la prima simbologia: Urano è un idealista quindi le persone uraniane hanno idee grandi, progetti immensi ma poi nella realizzazione restano spesso delusi e insoddisfatti.
Urano quindi non sentiva ragioni e rinnegava i suoi figli uccidendoli, senza pietà. La mitologia ci offre diverse versioni del modo nel quale li abbia uccisi ma sta di fatto che lì sopprimeva, esattamente come Urano astrologicamente tende a sopprimere nel fondo dell’inconscio le paure e i sentimenti.
Gea era una tipa sensibile e di questo caratteraccio di Urano soffriva molto quindi quando ha partorito Crono (anche detto Saturno, wow!) lo ha tenuto nascosto e come prima cosa gli ha insegnato ad usare un falcetto per castrare il padre. Sarà stata anche una tipa sensibile Gea ma decisamente risolutiva.
E qui, altra cosa importante: in tutte le sue simbologie Urano è in lotta contro Saturno. Dove Saturno è la regola, la stabilità, Urano è la rottura, il cambiamento, l’anti convenzione.
Ma andiamo oltre: dal sangue di Urano caduto in mare sono nate le Furie (tipette tutto pepe chiamate Ira e Vendetta o qualcosa del genere): come dire che dallo scontro tra la stabilità (Saturno) e la rottura (Urano) nascono delle situazioni spesso difficili da gestire. Le furie sono dentro di noi se cediamo a Saturno e manteniamo lo status quo oppure si scagliano fuori di noi da parte di chi abbiamo ferito assecondando il desiderio di rottura degli schemi uraniano.
Comunque dal fallo di Urano e la schiuma del mare nasce anche Venere. Perché nella vita non va mica sempre tutto storto, eh?!
Poi, sempre mitologicamente parlando, Urano è legato alla storia di Prometeo. E chi è Prometeo? E’ un Titano il cui nome significa proprio “preveggenza” ed era amico dell’umanità e del progresso. Praticamente è l’anti Zeus: se Zeus infatti ci teneva a mantenere una certa distanza tra gli dei e gli esseri umani e quindi a mantenere il controllo e il potere tutto per sé (si sa che era una primadonna!), Prometeo ha fatto di tutto per consegnare agli uomini il sapere, la cultura, la consapevolezza. Di nuovo Prometeo (Urano) ha ribaltato la situazione. In pratica Prometeo ha rubato il fuoco cosmico agli dei per donarlo agli umani perché aveva intuito (non dimenticatevi la parola “intuito”!) come questi l’avrebbero saputo ben usare (quanto meno con il fuoco sarebbero progrediti). Nel farlo però ci ha rimesso di suo perché Zeus, innervosito, l’ha legato ad una altissima roccia con un’aquila che ogni notte va a mangiarli il fegato che ricresce continuamente. Insomma una tortura ideata da una delle menti più diaboliche della storia.
I punti essenziali del mito di Urano qui da ricordare però sono pochi:
• Prometeo (Urano) prevede, cioè ha una visione della realtà non convenzionale, diversa, nuova.
• Agisce in modo istintivo, concreto e veloce. Soprattutto veloce, il concetto di taglio ritorna anche nel suo modo di agire.
• Guarda al progresso allo sviluppo, in una nuova prospettiva.