Quando ero bambina dicevo a tutti che da grande avrei voluto fare la giornalista. Alla fine gli eventi e le traiettorie di vita hanno spostato (di poco) l’obiettivo, ma quando pensavo a quella professione, avevo in mente l’idea di un lavoro sul campo, una ricerca continua della verità senza preconcetti. Questo per me è inchiesta, e questo è il tipo di giornalismo di cui abbiamo bisogno. In Italia c’è qualcuno che lo fa, e lo fa molto bene: Milena Gabanelli.
Inizia a collaborare con la Rai nel 1982, sempre freelance, diventa poi una delle principali reporter di “Speciale Mixer”. Milena Gabanelli ha innovato il giornalismo italiano, abbandonando la troupe e lavorando in autonomia, con solamente una telecamera. E’ la nascita del videogiornalismo in Italia. Reporter di guerra in x Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Territori Occupati, Nagorno Kharabah, Mozambico, Somalia, Cecenia.
Nel 1990 è l’unica giornalista italiana a mettere piede sull’isola dei discendenti degli ammutinati del Bounty.
Dal 1997 è autrice e conduce Report, il principale format di giornalismo investigativo in Italia. L’essere così scomoda, di rottura, la costante ricerca della verità, le sono valse nel 2013 la candidatura come Presidente della Repubblica da parte del Movimento 5 stelle. Milena ha ringraziato, dicendo che lei nella vita faceva altro: la giornalista.
Coerenza, serietà, passione: come non festeggiarla oggi?
MILENA GABANELLI NASCE A NIBBIANO IL 9 GIUGNO DEL 1954 SOTTO IL TENACE SEGNO DEI GEMELLI
