Da quando mi sono innamorata dell’Egitto, ho amato anche Youssef, fotografo che da il Cairo e’ arrivato a New York, che dal ritrarre personaggi e scenari del suo paese e’ arrivato a fotografare Sting e Rio de Janeiro. La cosa più difficile e’ provare, qui, fra queste righe, a descrivere le sue fotografie e le sensazioni che suscitano. Ammetto che aver visto l’Egitto, la caotica magnificenza di quei luoghi e l’espressivita’ dei volti del suo popolo, aiuta, ma non è abbastanza. Youssef è partito da lì, dall’amore per il cinema egiziano, alla sua decadenza. Dalla realtà che si mischia alla fantasia e viceversa. Mi mancano le parole, accidenti! Vedo davanti ai miei occhi dei flash: i suoi ritratti, i suoi colori. Nella mia testa risuonano i rumori del traffico de il Cairo. …ora mollo tutto e cerco un volo!!
Mentre faccio la valigia 🙂 vi lascio con una citazione di Pier Luigi Tazzi, che spere aiuterà, chi di voi ancora non lo conosce, a comprendere la personalità artistica di Youssef: “ Le sue sono immagini dichiaratamente glamour di un mondo che la tecnica del ritocco a mano pone come in distanza in una suggestiva e favolistica atmosfera, in una fiction malinconica, manifestazioni di memorie di un passato ormai definitivamente e inesorabilmente trascorso, prodotti anacronistici di una nostalgia senza nome, anche se si tratta di una realtà ancora presente e viva, qual è quella della sua stessa vita o quella dei personaggi che ritrae ancora vigorosamente attivi e determinanti nella cultura più attuale… Come se il mondo a cui guarda, che continua ad affascinarlo e che infine rappresenta, non fosse altro che il ricordo di un mondo che è già stato e di cui lui, come artista, con la propria opera, celebrasse l’inesorabile esser trascorso”.
YOUSSEF NABIL E’ NATO IL 6 NOVEMBRE 1972 SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE, SOTTO L’OMBRA DELLE PIRAMIDI