La regola è la più vecchia del mondo: se ti specializzi in una cosa, se sei l’unico a farla, anche se magari non è la realizzazione del tuo sogno da bambino, però avrai successo.
E così Cristina D’Avena a 17 anni ha firmato un contratto a vita in esclusiva con l’allora neonata Canale 5 per cantare per loro, e solo per loro!, le sigle dei cartoni animati divenendo così l’unica cantante al mondo col tempo indeterminato.
Ora, per una che sogna di fare la cantante forse non è il massimo dell’aspirazione ma considerando che in moltissimi hanno seguito questo ragionamento lei senza farselo ripetere due volte ha preso la palla al balzo ed è diventata la regina incontrastata del pomeriggio di Canale 5, l’idolo di noi bimbette (di una volta!), l’incarnazione della Fata Turchina, l’insostituibile compagna di merenda (nel senso letterale del termine!).
Dal 1981 nessun cartone animato ha osato finire senza la sua sigla e, dato che i bambini sono i fan più fedeli, è finita che ha pubblicato ben 15 Fivelandia (e non accenna a smettere) ed un Greatest Hits per i 20 anni di carriera, ha riempito più volte il Palatrussardi di Milano in concerto, ha vinto svariati dischi di Platino, ha fatto qualche serial tv e addirittura la grande Mina ha fatto una cover di una sua canzone!!! Che volere di più???
Ho curiosato anche sul suo sito ufficiale e mi sono accorta che, non solo fa più serate lei di Smaila ma i suoi fan dopo gli anni dell’adolescenza nella quale la rinnegano e bruciano le sue cassette (si, io avevo le cassette!) tornano ad amarla in una sorta di amarcord vintage che tutto perdona e, addirittura, si iscrivono al suo fan club… la sua pagina facebook ha più di 100.000 like perchè si sono accumulate oramai diverse generazioni di gente cui Cri Cri ricorda fantastici pomeriggio invernali davanti alla tv… come la Nutella e l’Estathe!!!
La Nutella non ve la posso consigliare data l’imminente prova costume ma questa canzone si:
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=hCE9bL-pAS4[/youtube]CRISTINA D’AVENA è NATA A BOLOGNA IL 6 LUGLIO 1964, SOTTO IL MATERNO E SOGNANTE SEGNO DEL CANCRO
