Perche’ e’ da loro e con loro che e’ nato quello che secondo me e’ uno tra i migliori autori della musica italiana: Paolo Conte… uno di quelli come Jannacci che non hanno bisogno di cantare ma gli basta parlare e lo swing esce da solo, uno di quelli che per farsi venire quella voce li lo sai quanti pacchetti di Nazionali senza filtro ha dovuto spararsi??!
Insomma, Paolo Conte e’ uno di quelli cresciuto a Jazz clandestino e sogno americano durante gli anni del fascismo. Uno di quelli che per tutta la vita sono stati accompagnati dai sogni, dalla sperimentazione e dall’idea che tutto e’ possibile.
Lui che aveva studiato per fare l’avvocato nello studio del papa’, solo a 37 anni ha deciso di abbandonare tutto, sconfiggere la timidezza e salire su quei palchi da cui ogni volta si stupiva di vedere un pubblico fitto ed appassionato.
Lui che nelle sue canzoni descriveva la finezza delle cittadine di provincia nelle quali si ha il tempo di osservare ed assaggiare.
Lui che ha scritto la musica di Azzurro, la canzone italiana piu’ conosciuta e cantata all’estero.
Poi, oltre al fatto che sogno di sentirmi cantare “Via, Via, Vieni via con me…” c’ e’ una cosa che mi rende Paolo Conte simpaticissimo: il mio amico Michi da sempre mi prende in giro perche’ quando parlo mimo vocalmente le mie azioni. Ad esempio raccontando dico “E poi sono andata a fare la spesa tu-tu-tu (miei saltelli al supermercato)”. Ebbene, lo fa anche lui. Ma lo chiama JIVE e tutto diventa piu’ fico!