Vi dirò, oggi non è nato nessuno di davvero importante o davvero interessante cui dedicare l’Almanakko. Così, spulciando tra le notizie del giorno, sono stata folgorata dal mio patriottismo e ho deciso di dedicare questo 5 Febbraio alla Nazionale Italiana di Rugby, che in questo stesso giorno di quattordici anni fa, è entrata a far parte per la prima volta del Sei Nazioni, il più importante torneo internazionale dell’emisfero settentrionale. A farle compagnia troviamo Galles, Inghilterra, Olanda, Scozia e Francia.
Ora, io le regole bene non le so, ho cercato di capirle, ma niente. So solo, da alcuni amici che l’hanno praticato, che le partite sono sempre il risultato di dita insaccate, polsi rotti, spalle lussate. Per non parlare dei traumi cranici. Questo solo a livello amatoriale. Anche mio fratello ha provato per un po’. Ma ama da sempre e in modo incondizionato suonare la chitarra. Va da se’ che questo non è lo sport per lui.
Comunque sia, i “nostri” ragazzi sono uno spettacolo, non solo per i fisici mozzafiato, un gruppetto di Bronzi di Riace in divisina blu che corrono e si affannano dietro ad una palla ovale. Soprattutto sono meravigliosi perché ci credono, sempre e comunque, anche quando giocano con quei mostri degli All Blacks. Già solo il nome mi fa tremare le mutande. Figurati vederli fare quella danza tribale prima della partita. A me verrebbe solo voglia di sedermi in panchina.
Eppure loro hanno una carica, una energia ed un entusiasmo a cui noi non siamo abituati. Mica quei calciatori lì che ci dobbiamo sorbire in tutte le salse con i loro stipendi vergognosi, le loro dichiarazioni sgrammaticate e quel fare da divi che fa ridere. Se non fossero nati con il piede giusto, sarebbero altrove.
E invece i nostri rugbisti sono esagerati, genuini e di conseguenza i fan impazziscono, giustamente, per loro.
E anche noi bloggers come potremmo non tifare per loro???
IL 5 FEBBRAIO DEL 2000 LA NAZIONALE ITALIANA DI RUGBY ESORDISCE NEL SEI NAZIONI SOTTO LO SPORTIVO ED ENTUSIASMANTE SEGNO DELL’ACQUARIO
