Fortuna che il caro Caracalla, imperatore di Roma tra i più spietati della storia, decise di lasciare ai posteri l’unico segno di magnanimità che sembrò avere nei confronti del suo popolo…Già, perché nel lontano 217 d.C., terminarono i lavori di questa immensa opera pubblica, le Terme di Caracalla appunto, che ancora oggi possiamo ammirare sull’Aventino, e che egli volle a tutti costi proprio per il popolo, tanto che a tutti era concesso di accedervi e la capienza della struttura era di 1500 persone! Vero anche che però lo stesso, al secolo Lucio Settimio Bassiano, in seguito rinominato Marco Aurelio Antonino e soprannominato poi Caracalla per via della tunica gallica che indossava (alle tendenze di moda i Romani erano particolarmente inclini, non per nulla illustri antenati del modaiolo popolo italico), ebbene egli fu uno dei più sanguinari e spietati dominatori di Roma, tanto che per non veder disturbate le proprie ambizioni, fece uccidere prima il suocero, in seguito imprigionare e giustiziare la propria moglie (ex, perché prima, per non farsi mancare nulla, aveva pensato bene di divorziarvi oltre che ucciderne il padre), nondimeno con la stessa moneta ripagò il proprio fratello, che era asceso con lui al trono (e non sia mai che volesse dividere con lui la poltrona) e sterminò mezza Alessandria oltre che i numerosi altri nemici, chiunque insomma si ponesse sulla sua turbolenta e dispotica strada. Con la Constitutio Antoniniana estendeva nel 212 la cittadinanza dell’Impero a tutti i liberi che lo abitavano, ma forse viene da chiedere….chi fosse sicuro di desiderarla durante il suo dominio!!! Venne assassinato nel 217, pare da un centurione offeso…ma probabilmente i nemici che iniziavano a volersi togliere dei sassolini dalla scarpa erano ben più di uno!
CARACALLA NACQUE IL 4 APRILE 188, SOTTO IL SEGNO DELL’ARIETE