Creati il 3 aprile sotto il segno dell’Ariete: Pac-Man
Pac-Man appare per la prima volta nel formato Arcade da sala il 3 aprile 1980, sotto il segno molto pop dell’ariete.
Alzi la mano chi pensando agli anni Ottanta non pensa automaticamente a Pac-Man come uno dei miti del decennio. Io ricordo le interminabili giocate al Coleco con mio fratello e le sfide in sala giochi in vacanza al mare.
Ma bando alle mie memorie, ed eccovi la storia: c’è questo Tohru Iwatani, giapponese, che una sera va a cena con amici e mentre sono lì che chiacchierano, l’occhio gli cade sul piatto della pizza a cui manca una fetta. Ed ecco che nasce Pac-Man. Per altro mi chiedo in Giappone, negli anni Ottanta, a che gusto sarà stata la pizza…. comunque Tohru-san si immagina che la sua creatura debba mangiare un bel mucchio di palline e che, contemporaneamente, sia anche la preda preferita di certi fantasmini che girovagano tutto il dì per un buio labirinto. Ed ecco il motivo del nome Pac-Man, che in origine era Puckman, trascrizione di una parola giapponese che significa “chiudere e aprire la bocca”, ma rimaneggiato dagli inglesi per paura della storpiatura in Fuckmann… si sa, l’Ariete è permaloso! Il successo planetario che questo videogioco ha avuto lo conosciamo, e nell’anno in cui il pop spacca, come anche la Marghe conferma, non potevamo non dedicargli l’almanakko.
Tanti auguri a Pac-Man, passatempo quasi quotidiano di noi bambini anni Ottanta e al suo creativo papà.