Incredibile pensare che questo attore dalla promettente carriera, bello, aitante e fulgido rappresentante della generazione “ribelle” ma dei “giusti” anni Settanta, si sia ridotto dagli anni Novanta a interpretare ruoli discutibili in film o film tv di poco o nessun valore. La sua stella si è afflosciata, come il suo fisico.
Oggi per lo più lo si ricorda per l’interpretazione in Un uomo da marciapiede, insieme a Dustin Hoffman e perché è il padre di Angelina Jolie, nonché suocero di Brad Pitt.
In realtà Jon Voight negli anni Settanta fu una vera star, premiato, richiesto e associato a nomi di spessore. La sua partecipazione a film più ricercati e significanti lo spinsero a rifiutare parti in film di cassetta, più commerciali, come Love Story e lo Squalo.
Avesse saputo che a cinquant’anni avrebbe prestato il suo talento a filmacci tipo “Anaconda”, forse il povero Jon Voight non avrebbe fatto tanto lo schizzinoso!
Ma vabbè, errori che si fanno e noi gli vogliamo bene lo stesso, per quello che ha rappresentato, per le emozioni e i sogni regalati e perché a 14 anni mi ha fatto abbandonare la stanza in cui mio fratello e i suoi amici stavano guardando Un tranquillo week-end di paura.
Jon Voight nasce a Yonkers (New York, USA) il 29 dicembre 1938 sotto l’imperscrutabile segno del Capricorno.