Nanni Svampa nasce a Milano nella zona di Porta Venezia, all’epoca quartiere popolare costituito soprattutto da case di ringhiera, dove le persone che vi abitano vivono a stretto contatto e condividono la loro quotidianità. Questo ha influenzato moltissimo il giovane Svampa, da sempre affascinato dalla cultura popolare. Dopo la maturità scientifica Nanni si laurea alla Bocconi e la ricerca di un lavoro gli ispira la canzone Vado a lavorare in Banca. Presto si rende conto che la vita borghese di un funzionario di banca non è la sua strada, soprattutto visto l’interesse che in lui si desta ascoltando le canzoni di Brassen, che traduce in milanese e in Italiano. Più tardi grazie all’incontro con il jazzista Lino Patruno fonda il gruppo musicale e cabarettistico dei Gufi, cui si aggiungono Roberto Brivio e Gianni Magni. Sono anni in cui il clima culturale milanese è frizzante e stimolante e la tradizione popolare viene raccolta da altri artisti che ne fanno il punto di partenza del loro repertorio, come Dario Fo, Giorgio Gaber e Jannacci. Quando raggiungono il successo con le loro canzoni satiriche, i Gufi approdano in televisione, dove, dietro la copertura del dialetto milanese, riescono a dire cose che in italiano la Rai avrebbe senz’altro censurato. Nei loro spettacoli di cabaret ospitano altri giovani artisti, dimostrando fiuto nella scoperta di nuovi talenti. Per 5 anni sono sulla cresta dell’onda, poi in seguito a incomprensioni interne si sciolgono per ritrovarsi brevemente in un’esperienza televisiva nel 1981.
Ma nonostante la breve vita di questo singolare gruppo, si può senz’altro dire che Nanni Svampa abbia il merito di aver partecipato e contribuito a creare un’impulso artistico innovativo che riporta in auge una tradizione considerata vecchia e superata, quella popolare, che è l’anima stessa dell’identità di un popolo.
Nanni Svampa è nato il 28 febbraio 1938 sotto il il popolare segno dei pesci.