La vita di William Somerset Maugham è affascinate quanto la sua personalità. Già le circostanze della sua nascita sono particolari, il piccolo William nacque infatti a Parigi in territorio inglese – all’interno dell’ambasciata britannica, dove il padre lavorava e viveva con la moglie. In seguito alla morte prematura dei genitori andò a stare in Inghilterra da uno zio, ma il trauma di essere diventato orfano unito alla mancanza di affetto e alle prese in giro dei compagni di scuola per il suo cattivo inglese gli procurarono una balbuzie. Ciò è sorprendente se si pensa che negli anni Trenta fu lo scrittore inglese più pagato, che scrisse sempre le sue opere in inglese e che la sua produzione fu vastissima e spaziò tra diversi generi letterari.
Leggendo i suoi romanzi e racconti, spesso tratti da esperienze da lui realmente vissute, ci si fa l’idea del classico gentlemen inglese dal sottile sense of humour e uno spiccato interesse per la società dell’epoca in cui visse. Frequentò i salotti più alla moda e i personaggi più in vista, ma sempre mantenendo un divertito distacco critico e senza mai prendersi troppo sul serio.
Grazie al suo british understatement e al fatto che fosse uno scrittore, risultò nella posizione ideale per lavorare come agente segreto del governo britannico, e da questa esperienza trasse il materiale per scrivere Ashenden, l’agente inglese. Compì svariati viaggi in oriente e soprattutto nel Sudest asiatico, che ancora una volta gli fornirono l’ispirazione per i suoi scritti. Omosessuale, la sua produzione è cosparsa di battute al vetriolo sulle donne, tanto che oggi viene spesso descritto come un misogino. Tale opinione è a mio parere smentita da alcune protagoniste femminili di suoi racconti, oltre che dal romanzo la Diva Julia (da cui nel 2004 fu tratto il film con Annette Bening e Jeremy Irons) in cui Maugham traccia di una donna di successo, intelligente, brillante, autonoma e piena di risorse anche nel dolore, uno dei ritratti femminili più complessi e felici della letteratura inglese del Novecento. Amò e soffrì traendo dai propri sentimenti e dalle proprie esperienze materia per il suo lavoro, tanto che scrisse: “Nelle mie opere realtà e finzione sono così intrecciati che, guardando indietro, riesco a malapena a distinguere l’una dall’altra”.
Di molte delle sue opere sono state fatte trasposizioni cinematografiche, una per tutte Il filo del rasoio, dal romanzo omonimo, con Tyrone Power e Gene Tierney. Vastissima anche l’influenza che ebbe sui suoi colleghi più giovani, Ashenden, per esempio, ispirò la serie di James Bond a Ian Fleming.
Ebbe una vita piena e lunga e regalò al mondo alcune delle osservazioni e delle conversazioni più argute che si possano leggere. I nati in questo giorno non possono non avere qualcosa di geniale, lo sa bene la Lula…
William Somerset Maugham nacque a Parigi il 25 gennaio 1874 sotto l’affascinante segno dell’Acquario.