Proprio quest’anno è uscito nelle sale uno dei più grandi lavori cinematografici (dicono) che consacra uno dei più grandi lavori della letteratura. Il suo grande capolavoro, il suo Grande Gatsby…se stesso in un’unica, colorata, appassionata visione.
La sua vità è il vero capolavoro, intessuta di quel mordente e forse sempre troppo superficiale romanticismo per la vita e tutti i suoi gusti, con quel tocco di narcisismo che non riusciva a fargli accettare di essere abbandonato da una donna, e tantomeno dall’amatissima Zelda, amore di tutta la vita e che invece era riuscito a lasciarlo poco prima di sposarlo! Con quel fervore per gli ideali di giustizia e libertà che lo avevano fatto partire per la guerra senza pensarci due volte.
Vanesio, espressione dell’essere dandy festaiolo e borghese acculturato americano…nato Bilancia, certamente, anche forse in quella profonda fragilità e continua ricerca di equilibrio che più di una volta lo fece crollare.
Chissà che spettacolo, però, partecipare ad una di quelle feste…e con una fascetta in testa ed un calice di champagne davanti, chiaccherare con lui…l’unico, grande Gatsby.
FRANCIS SCOTT FITZGERALD è NATO IL 24 SETTEMBRE 1896, SOTTO IL VANESIO SEGNO DELLA BILANCIA