E’ proprio vero, quando il proverbio ha ragione, non ha torto 😛 ! Qualcuno di voi, nostri affezionatissimi sostenitori e sostenitrici, si ricorderà degli Al-Manakki dell’anno scorso della Ca e della Ginny, sulla partenza e sull’arrivo della Statua della Libertà. Bene, ecco il mio Al-Manakko, 365 giorni dopo, perché non voglio essere da meno e perché a marzo la signora in verde l’ho vista anche io, cuore tenero, mi sono commossa.
Navigando verso Ellis Island con una specie di traghetto, sfidando un vento polare, ho pensato esattamente a ciò che hanno scritto le mie socie e quando ho tolto la sciarpa dal viso e ho guardato l’orizzonte, l’ho vista là, fiera, sicura e sono rimasta senza parole. L’ho guardata negli occhi e incrociando gli sguardi di tutti quegli emigranti che arrivati fino lì sani e salvi hanno costruito una nazione. Non sono una grandissima fan degli USA, per tanti motivi, ma la Statua della Libertà mi ha stupita per il carico di storia che porta sulle sue spalle.
Il mio viaggio è stato strano, sono partita con una lonely planet regalatami qualche anno prima, una compagna di viaggio che non cambierei con nessuna e tanti buoni propositi da rimettere prima in ordine e poi in pratica, cosa che ovviamente non ho fatto! Forse, mi sono detta, la spinta di arrivare in aereo non è stata sufficiente per spronarmi ad essere migliore, forse avrei dovuto imbarcarmi in un’avventura più simile a quella dei nostri connazionali partiti cento e passa anni fa… chi lo sa.
Qualsiasi sia la vostra motivazione, la Statue of Liberty deve essere vista, soffia vento di libertà tutto intorno a lei, altro che influssi dei pianeti. Ah, tra l’altro dal 4 di luglio dovrebbe essere nuovamente aperta al pubblico, accorrete numerosi.
LA STATUA DELLA LIBERTA’ ARRIVA A NEW YORK IL 19 GIUGNO DEL 1885 SOTTO LA COSTELLAZIONE DEI GEMINI. GEMELLI, COME I NOSTRI AL-MANAKKI!
PS si ringraziano la Marghe, GD e la Chiarana per la guida, preziosissima (ai tempi non esisteva ancora Astro Trotter) e la Sabri per la foto della sottoscritta!