E’ successo anche poco fa a Paul Adams al festival della creatività di Cannes: lui che è il re dei social network, di fronte ad una platea umana si è bloccato, ammutolito dal panico.
Quindi che succeda anche a me è quasi un vanto!
Scherzi a parte, come sapete a scrivere questo piccolo grande blog siamo quattro amiche e la Ca (regina delle perle) ci invia un calendario mensile di “a chi e quando” toccano gli Al-Manakki. Ebbene, complici una domenica caldissima a Milano, due amiche che avevano voglia di chiacchiere e shopping (Allie e GiuliaStar) e gli occhioni blu di una bambina che proprio quel giorno aveva scelto per essere battezzata, ecco, insomma, io, purtroppo, so che non avrei dovuto, ma ecco, per pura coincidenza… MI SONO FATTA SFUGGIRE L’AL MANAKKO che la Ca appunto aveva scritto.
Avrebbe potuto passare senza necessaria ammissione di colpa e fustigazione social(e) se entrambe non avessimo scelto la Statua della Libertà e tutta la sua storia di speranze e sogni per festeggiare questa giornata.
Ricapitolando: io domenica non ho letto l’al-manakko e ieri (che era il mio turno) ne ho fatto uno sullo stesso nato (la proprietaria indiscussa esentasse di Liberty Island).
Ma quindi, caro WIKIPEDIA, quando è nata la nostra massaia di rame??? Il 17 o il 19 giugno??? sul 1885 siamo comunque tutti d’accordo. E’ già qualcosa!
Cosa hanno imparato le nostre blogger (e soprattutto la Ginny seduta sui ceci)??? Che gli Al-Manakki si leggono anche se fa caldo, altrimenti Wikipedia ci punisce. E soprattutto che, Ca, è ora di una bella vacanza di gruppo a NYC!
Posso alzarmi ora dai ceci?? 🙂