19 FEBBRAIO: “LA POESIA NON E’ DI CHI LA SCRIVE, MA DI CHI… GLI SERVE!”

 

“Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l’esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.”

(P. Neruda)

 

 

 

Di lui si è già detto tutto, soprattutto dopo la sua morte.

Non voglio certo improvvisarmi critica cinemaografica e dare su di lui un parere tecnico.

Mi piace invece l’idea di trasmettere qualche emozione, quelle che lui sapeva dare ogni volta che interpretava un personaggio.

 

Massimo Troisi nasce il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano, una ridente cittadina a quattro chilometri da Napoli.

Nella sua carriera ci sono film immensi come “Non ci resta che piangere” e “Ricomincio da tre”, al fianco di attori strepitosi.

Ma nel nostro cuore lui rimane sempre quel timido e imbarazzato postino, che vuole imparare a fare poesia per far innamorare la sua Beatrice e che si meraviglia immensamente nello scoprirsi già poeta senza nemmeno saperlo!

È romantico e nello stesso tempo impacciato, sgrammaticato, ma preciso e dolce con le sue metafore, di una tenerezza che arriva al cuore di chiunque!

 

Il 4 giugno 1994, ad Ostia, Troisi muore nel sonno a causa del suo cuore malato, ventiquattro ore dopo aver terminato le riprese de “Il postino”, il film che aveva amato di più. Diranno, i più informati, che questo film è il suo testamento morale.

 

Ci lascia la voglia di imparare a fare poesia, la gioia di farla col cuore e la certezza che tutti noi possiamo essere poeti perché, come dice lui, “la poesia non è di chi la scrive, è di chi…gli serve!”

 

MASSIMO TROISI NASCE IL 19 FEBBRAIO A SAN GIORGIO A CREMANO SOTTO IL POETICO SEGNO DELL’ACQUARIO

 

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