La testata ricevuta da Zinedine Zidane è sicuramente la prima cosa a cui si pensa qunado si parla di Materazzi e alcuni dicono che se non fosse stato per quell’episodio, l’ex calciatore nerazzurro sarebbe caduto nel dimenticatoio. Certo quello è e rimarrà a lungo uno dei colpi di testa più famosi della storia del calcio e, talento o no, Materazzi viene ricordato anche per i suoi numerosi litigi in campo con gli avversari. In una classifica stilata dal Times sui 50 giocatori più duri della storia del calcio, il nostro Marco occupa il 45o posto e infatti, zuffe a parte, ha spesso mostrato in campo parecchia aggressività. “Fare brutto” era parte integrante del suo stile calcistico. Insomma, non proprio una fama edificante, ma noi lo ringraziamo lo stesso, perché diciamoci la verità, tra colpi di culo e quel colpo di testa, se non avesse insultato Zidane, la vittoria al Mondiale 2006 ce la saremmo sognata, anche se gli abitanti del Bel Paese amano ricordare la coppa del mondo di quell’anno come una delle pagine gloriose della nazionale italiana. E quel colpo di testa, che si sente ancora raccontare come terribile ingiustizia ai danni del povero Materazzi, forse in terra nostrana è dispiaciuto solo a Mediaworld, che quell’anno aveva promesso di omaggiare il televisore a chi l’avesse comprato nuovo presso i loro negozi, se gli Azzurri avessero vinto i Mondiali. Per quanto riguarda i francesi, invece, hanno mostrato un maggior sense of humour di noi, esponendo davanti al Pompidou la statua che l’artista algerino Abdessemed ne ha ricavato.
Marco Materazzi è nato a Lecce il 19 agosto 1973 sotto l’aggressivo segno del leone