Una mattina di fretta di qualche anno fa mi sono per caso imbattuta in un uomo che parlava alla radio che mi ha subito conquistata.
Faceva gli scherzi telefonici… Demenziale, direte voi. Di norma si, ma in questo caso l’ironia era pungente e mai sdolcinata, intelligente, di un sarcasmo arguto di quelli che ti lasciano basita per un attimo prima di farti scoppiare in una risata. Questa ironia mi ricordava qualcosa…
Seguire uno alla radio tutte le mattine, conoscere da lui le principali notizie del giorno, è un pò come prenderci il caffè: diverse volte deve svegliare i suoi ascoltatori con una notizia importante e dare loro la prima versione dell’accaduto. In questo di necessità esce la persona che sei, aldilà delle caratteristiche del tuo personaggio. Ebbene, qui ero di fronte ad una persona che si poneva tante domande, che non restava sulla superficie, che ragionava sulle versioni ufficiali, la cui onestà solida e genuina veniva a galla ogni volta che si parlava di persone. Anche qui, tutto questo mi ricordava qualcosa…
Sta di fatto che una sera ho aspettato Pippo Pelo fuori da una festa in una discoteca di Milano e gli ho dato un bacio. A tradimento. Giuro che non l’ho fatto mai con nessun altro!
Poi un mercoledi mattina ecco svelato il mistero: era il 16 settembre e a breve avrei chiamato il mio papà per fargli gli auguri di un non nominabile anno in più e Pippo alla radio si stava cantando da solo “Tanti Auguri”.
Ecco chi mi ricordava da tanto tempo: lo stesso modo di farmi ridere, di insegnarmi a ragionare, la stessa semplice ed indiscutibile onestà che niente può scalfire, la stessa capacità di essere indispensabili (ciascuno a modo suo). Erano nati lo stesso giorno.
Oltre a tutte queste belle cose, ovviamente, c’è la stessa certezza di avere sempre ragione, anche quando si cambia idea da un minuto all’altro. Una volta il Signor Viola mi disse:” Le idee, Chiaretta, sono fatte per essere cambiate!”. Questa frase non l’ho mai capita del tutto ma mi piace cosi. E dopo tanti anni ancora non oso metterla in discussione.
IL SIGNOR VIOLA (mio papà) E PIPPO PELO SONO NATI TRA MILANO E SALERNO A DIECI ANNI DI DISTANZA LO STESSO 16 SETTEMBRE, SOTTO L’ACUTO SEGNO DELLA VERGINE.
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