Il filo d’Arianna che guida lo spettatore nel labirinto di caratteri umani descritti da Bertolucci è un filo rosso, appariscente e scandaloso: rosso come la passione carnale tratteggiata in diverse pellicole, una su tutte il censurato Ultimo Tango a Parigi : costò a Bertolucci una condanna che lo privò tra l’altro del diritto al voto, ma gli valse una candidatura all’Oscar come miglior regista.
Rosso il colore che identifica la “fede” comunista e rosso il colore dei pomodori, al cui profumo Bertolucci ha legato indissolubilmente il ricordo della sua presa di coscienza dell’essere comunista – a soli nove mentre seguiva i discorsi dei contadini che raccoglievano pomodori nella tenuta di suo nonno.
Cresciuto in un ambiente famigliare stimolante e da sempre abituato a respirare l’aria delle settima arte, ha firmato la sua prima regia nel ’62: La commare secca, scritta da Pier Paolo Pasolini – al fianco del quale ha mosso i primi passi nel mondo del cinema – e prodotta da Tonino Guerra, “gemello” di Bertolucci nato sotto il segno dei Pesci targati 16 Marzo, capaci di conciliare concretezza e fantasia.
Nella sua carriera ha alternato pellicole volte a scandagliare le diverse individualità umane e le ideologie che le sottendono – Il conformista – a grandi produzioni internazionali, spaziando dall’epica regia di Novecento – capolavoro indiscusso girato in un anno di riprese e a proposito del quale Francis Ford Coppola disse “Apocalypse now will be one minute longer than Novecento” – al pluri premiato L’ultimo Imperatore, vincitore di 9 Premi Oscar.
BERNARDO BERTOLUCCI E’ NATO A PARMA IL 16 MARZO 1941 SOTTO IL CONCRETO SEGNO DEI PESCI