La regola vuole, che le cose semplici, siano sempre le migliori.
La regola vuole, che ad un certo punto anche i più boriosi critici, rivalutino artisti considerati coatti da sempre.. Bene questo non è il mio caso, perchè al di là del fatto che io non faccia di mestiere la critica (qualcuno potrebbe obiettare) io Franco, volente o nolente l’ho dovuto sempre considerare un GRANDE; ed è semplicemente grazie a mio padre, che non so perchè per un’estate negli anni 80, ci ha fatto ascoltare i suoi best hits all’infinito, con immensa gioia di mia madre.
Quello che forse la maggior parte delle persone non sa, è che Franco, anzi scusate il Califfo, era un grande autore, oltre ad essere interprete. Ha scritto per i migliori della musica italiana, vedi Ornella Vanoni, Bruno Martino e la meravigliosa Minuetto per Mia Martini.
Riconosciutogli il talento, incide il primo LP ‘N bastardo venuto dar sud, ritenuto un album interamente autobiografico, che lo porta al successo. Purtroppo con il successo arrivano anche i primi problemi legati alla droga, e da questi il Califfo farà fatica negli anni a liberarsi. Scrive altri capolavori della musica italiana, quali Tutto il resto è noia, Me ‘nnamoro de te, e Bimba Mia, cominciando ad essere definito il Pasolini della canzone. Ora, non capisco questa usanza tipicamente italiana, di definire le persone con i talenti di altri, il Califfo era il Califfo in tutto e per tutto. Nella vita privata, così come sul palco, non nascondeva le proprie debolezze – donne, droga – e a chi si pavoneggiava vicino a lui, rispondeva con una frase in romanesco, mettendolo a tacere. E’ così che me lo voglio ricordare, col naso un pò storto, il sorriso sbieco, uno degli ultimi romantici italiani, che sapeva che l’amore e la vita sono anche ciniche, nel loro splendore.
Oggi avrebbe compiuto 86 anni e diciamolo, senza di lui un pò tutto il resto è noia. Ciao Califfo
FRANCO CALIFANO E’ NATO A TRIPOLI, IL 14 SETTEMBRE 1938 SOTTO IL ROMANTICO SEGNO DELLA VERGINE
