Nati l’11 Luglio sotto il Segno del Cancro: la FIAT
Pur non avendo la patente, non disdegno minimamente il brivido della guida. Anche perché, siamo onesti, non è poi così male, sedere accanto al manzo di turno, con capello al vento, mano sul ginocchio, stereo a palla, e via verso il tramonto.
Donne e Motori, si sa è un binomio vincente da sempre e ne sa qualcosa sicuramente il marchio leggendario italiano delle macchine, LA FIAT.
Sappiatelo subito, non mi interessa stare a disquisire sull’importanza storica, politica ed economica dell’azienda. Non voglio neanche parlare dei vari rampolli succeduti alla guida dell’azienda, nei giorni nostri, anche se ne verrebbe un almanakko succulento.
Il mio intento è semplicemente elencare e decantare alcuni dei modelli più belli e storici della casa automobilistica di Torino, che negli anni anche grazie al cinema o allo showbusiness sono diventanti leggende.
In primis decanterei la Fiat 500, conosciuta meglio come “Topolino“. La sua ideazione è merito del Duce, che volendo motorizzare gli italiani, mantenendo i costi al di sotto di 5.000 Lire. Ovviamente la creazione di tale vettura, non fu scevra da incidenti e problematiche, ma alla fine il compito fu realizzato, e gli italiani se la spassarono per le strade d’Italia. Giusto per capire la portata di tale invenzione, va ricordato che l’altro dittatore storico di allora, il Führer, intrigato dalla vettura, chiamò al suo cospetto Ferdinand Porsche e commissionò un’automobile ad oggi, meglio nota come il Maggiolino.
Altra menzione va alla Fiat Dino 2000 Coupè, splendido esempio di bolide che non aveva niente da invidiare alla rivale Alfa Romeo Spider. Macchina carina, sportiva, sprintosa e soprattutto il classico gancio per le donne, che non vedevano l’ora di potersi sedere accanto al vitellone di turno.
Ultima fra tutte, vorrei decantare la Fiat Panda! Mitico muletto che ha visto più natali lei, dell’ospedale Buzzi di Milano. La Panda è il classico cassone, sul quale un po’ tutti i 40enni hanno fatto pratica di guida, e si sono divertiti ad elaborare, neanche fossero stati membri della West Coast Customs. Insomma la Panda merita senz’altro uno speciale ringraziamento, per aver scarrozzato mamme con bambini a scuola, nonne e nuore a cene domenicali, e chi più ne ha più ne mette. Pertanto augurissimi!
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