Erano gli anni ’80 e l’Occidente era in piena Guerra Fredda con la Russia, nessuno poteva immaginare che un omino dell’Azerbaigian, per nulla influente a livello politico, sarebbe presto diventato un attivista, grazie al quadrato della scacchiera.
Eppure fu proprio a questo mitico gioco da tavola, che Garri riuscì a creare interesse per la causa, ma soprattutto per questo amabile e paziente gioco. Ad 11 anni venne notato dall’allora campione uscente, che lo invitò a iscriversi all’esclusiva scuola di scacchi per bambini dotati. Io dal canto mio ho imparato a giocarci grazie a mio padre, ma ho sempre pensato che fosse un gioco d’astuzia, e l’astuzia come la fai ad imparare? Di tutt’altro avviso appunto la casa madre Russia. In pochi anni il ragazzino prodigio cominciò a raccogliere primati su primati, fino alla fatidica partita con Karpov, nel 1984.
Ora, per quelli come me, che si definiscono giocatori amatoriali, una partita al max durerà ca. 1/2 h, bene per questi due mostri sacri, la partita durò ben 5 mesi, tanto che il presidente della FIDE dovette sospendere e annullare la partita impedendo ai due contendenti di sfiorare il primato. Solo il settembre del 1985, con un limite di 24 partite da giocarsi, Kasparov riuscirà a battere Karpov, e diventare pertanto campione del mondo.
Fino alla fine degli anni ’80, i due continueranno a sfidarsi, permettendo al pubblico mondiale di appassionarsi davvero per gli scacchi. Nel 1996, Garri accetta di giocare una partita con il computer dell’IBM Deep Blue. Il mondo assiste col fiato sospeso, ed è l’uomo a battere la macchina. Soltanto l’anno successivo IBM riuscirà a primeggiare sul campione, avendo precedentemente aggiornato il software di Deep Blue.
Nel 2009 i rivali storici si sono trovati di nuovo uno di fronte all’altro, per una partita a titolo dimostrativo, e per l’ennesima volta Garri l’ha fatta da padrone…
GARRI KIMOVIC KASPAROV, NASCE IL 13 APRILE A BAKU, SOTTO IL VULCANICO SEGNO DELL’ARIETE.
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