Sono certa che ognuna di voi abbia accesso a Wikipedia, pertanto snocciolarvi le info generali del Primo Presidente americano di colore, sarebbe come dire banale. Non so non lo troverei per niente interessante, e quindi non mi sento ispirata neanche a scriverle.
Quello che invece vorrei provare a fare è darvi la mia personale opinione di questo uomo alquanto carismatico, anche per noi Europei.
In primis, sto Barack è figo. Finalmente, ero stufa di vedermi cariatidi con la faccia di mocassini, farmi ciao ciao dall’Oltreoceano.
Lo slogan della sua campagna “YES WE CAN”, azzeccatissimo nel suo paese, scopiazzato invece in Italia dai politici nostrani, non si poteva sentire. Ma porca puzzola, possibile che dobbiamo sempre cercare di imitare tutti tranne che noi stessi?
Ha una moglie accanto che è davvero una Signora con la S, e soprattutto un avvocato che preferirei trovare sempre al mio fianco piuttosto che contro.
Honolulu gli ha dato i natali.
Insomma, diciamoci la verità, questo presidente piace a tutti. Piace per le idee, piace per la voce, e piace per le scelte. La sua ultima “conversione” sui matrimoni gay è arrivata come una ventata di freschezza, distanziandosi finalmente da quella vecchia corrente bigotta e conservatrice che ancora oggi regna in America.
La sua riforma sanitaria sa di buono e giusto, e sancisce molto brevemente come segue:
– Creazione di una “borsa assicurazioni”
– Impossibilità per le assicurazione di vietare le cure a causa di malattie precedenti la stipula
– Assicurazione sanitaria obbligatoria per tutti i cittadini
Io che so così poco, ma che grazie a film come Sicko – film denuncia di M. Moore – ho capito che in America se non hai l’assicurazione sanitaria puoi anche morire, penso davvero che abbia fatto qualcosa di straordinario. Potendo scegliere mi sarei permessa di candidarlo al Nobel per questa riforma, ma qualcun altro ha pensato bene di anticiparmi e nel 2009 insignirlo con tale riconoscimento per il suo straordinario impegno per rafforzare la diplomazia internazionale e la collaborazione tra i popoli.
Pertanto, oggi è con grande piacere che canto anch’io Happy Birthday Mr. President, anche se non indosso un vestito di paielletes attillato, e non mi chiamo Marilyn.
BARACK OBAMA, 44° PRESIDENTE AMERICANO IN CARICA, NASCE IL 4 AGOSTO 1961 A HONOLULU, SOTTO IL SEGNO DEL LEONE