In tutta onestà, e non me ne voglia nessuna delle sue fan, io non l’ho mai trovata veramente bella. Fine, certo, ma bella mai. Parliamo poi di un’icona, che ho avuto soltanto modo di conoscere tramite le pagine patinate dei tabloid di tutto il mondo; ma che col tempo sono davvero riuscita ad apprezzare, e farmela crescere nella stima.
Insieme alla dicotomica Grace Kelly, Jacqueline, è stata protagonista di stile ed eleganza per un trentennio. Spesso soggetta a calunnie di ogni sorta, la ex sig.ra Kennedy poi diventata Onassis, ha condotto una vita sotto i riflettori, che potrei definire esemplare. Mai una lite, mai una perdita di controllo, neanche quando il destino le era totalmente contro.
La rivedo nel 1963, giovane vedova al funerale di JFK accompagnata da Caroline e John John, e mi pare che quello purtroppo per lei non fosse altro che un ennesimo triste giorno della sua esistenza, ma non il più triste. Credo che Jackie abbia imparato ben presto che amore e potere non vanno mai a braccetto. Lei, una delle più giovani first lady della storia, viene considerata anche la più elegante, ma in casa è una moglie infelice, tant’è che la sua rivale Marilyn non si preoccupa mai di nascondere la sua liaison con il Presidente. Scandaloso resta ancora il famoso Happy Birthday Mr. President, cantato dalla diva, con Jackie ad ascoltare in platea accanto al marito.
Lasciata sola a crescere due dei quattro figli sopravvissuti, l’America la circonda immediatamente con il suo benevolo cordoglio, fino a quando però lei, impaurita da possibili ripercussioni sulla famiglia Kennedy dopo l’uccisione del fratello del marito Robert, non “la tradisce” espatriando in Europa, ma soprattutto sposando quel “rozzo” armatore greco di Aristotele Onassis, “rubandolo” all’amica Maria Callas.
Anche questo matrimonio sicuramente non è felice, e alla morte del secondo marito, Jacqueline torna in America nel suo appartamento a New York a collaborare con varie riviste, in qualità di esperta di arte egizia. Il destino decide di risparmiarle un ennesimo dolore, facendola spegnere all’età di 64 anni, prima di vedere il suo pupillo sparire dai radar del cielo in una notte limpidissima.
Nonostante gli anni passino, Jacqueline resta regina indiscussa di stile, e le sue amicizie nella haute couture testimoniano, che la classe e lo stile sono davvero innati, qualsiasi siano le disgrazie che la vita porta ad affrontare. Sicuramente una donna, degna di essere definita una leonessa.
JACQUELINE LEE BOUVIER, EX KENNEDY, EX ONASSIS NASCE IL 28 LUGLIO A SOUTHHAMPTON, SOTTO IL SEGNO DEL LEONE