Io credo che ad un certo punto lui si sia perso. Si sia sentito smarrito. Il suo mondo, completamente ribaltato, da una verità preclusa dalla nascita. C’è chi ne sarebbe uscito pazzo, come i suoi alias Randle Patrick o Jack Torrance, invece lui no, ne è uscito vittorioso, anzi più forte che mai. Da lì in poi la sua carriera è stata soltanto costellata da successi ed eccessi. Non sempre le sue parti suscitano simpatia, anzi a volte ti sembra proprio il caso di mollargli un ceffone, anche se poi sai che l’unica reazione suscitata sarebbe la sua inconfondibile alzata di sopracciglia.
Un uomo che esordisce con “Il modo migliore di perdere una cattiva abitudine è di sostituirla con una peggiore” per me è già leggenda. Non cerca di ingraziarsi mai il pubblico, anzi scava nelle emozioni più forti, per suscitare reazioni stravolgenti, che innegabilmente gli si presentano sotto forma di applausi infiniti. Il suo Joker, è stato memorabile, non così oscuro, ma sicuramente più folle e magnetico del compianto Heath, ed è per questo che mi sento di dire che io lo preferisco nelle parti comiche.
Con Helen Hunt, ha reso omaggio a tutti quei tic nevrotici che un po’ ci contraddistinguono, semplicemente dicendo “mi fai venire voglia di essere un uomo migliore”. Vicino alla splendida Diane Keaton, non solo ha reso gli over 60 appetibili, ma ha reso pan per focaccia al mio amato Keanu (per una volta non poteva criticare la scelta!). Del resto come competere con un dialogo simile: “Usi qualche precauzione? La menopausa. Accidenti che fortuna!”.
A me piace, non so che farci. Mefistofele dovrebbe assomigliargli, perché sicuramente di gente a far la fila per stargli accanto ce ne sarebbe eccome. Con la pancia, spelacchiato, e anche un po’ porcello, Jack Nicholson resta sempre il più affascinante, ma diciamola tutta, sarà genetica, ma sicuramente è anche carta astrale, del resto i toro sono tutti un po’ così!
JACK NICHOLSON NASCE IL 22 APRILE 1937, SOTTO IL SEGNO DEL TORO